Il fenomeno delle truffe ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione ed in particolare degli anziani, presi di mira probabilmente perché fragili e soli, continua a crescere. Nei giorni scorsi, purtroppo, sono stati registrati sul territorio di questa provincia tre episodi – due nei comuni ofantini ed uno nella città di Trani – in cui gli anziani, raggirati da truffatori senza scrupoli, hanno consegnato cospicue somme di denaro e gioielli custoditi all’interno delle proprie abitazioni. La tecnica utilizzata è stata quella della telefonata da parte di un sedicente appartenete all’Arma dei Carabinieri che ha raccontato alle vittime di un loro parente arrestato o coinvolto in un grave incidente stradale richiedendo una somma di denaro per evitare ripercussioni legali o fornire cure sanitarie. Gli anziani, presi dal panico, sono caduti nella trappola e hanno assecondato le richieste consegnando al complice – presentatosi di persona a casa – tutti i loro averi pur di aiutare la persona cara in difficoltà. Da tempo l’Arma dei Carabinieri sta mettendo in guardia i cittadini attraverso un’importante campagna di sensibilizzazione soprattutto in favore e a tutela delle persone anziane. Ecco alcuni consigli che vanno sempre ricordati:
Attenzione a: offerte all’apparenza assai vantaggiose. È facile che si tratti di una truffa. Le truffe possono essere perpetrate in diverse modalità: di persona, al telefono, per posta e anche via Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi.
Diffidare delle apparenze e non farsi distrarre: i truffatori si presentano con un aspetto rassicurante. Sono persone distinte e cordiali che cercano di conquistare la vostra simpatia.
Non aprire mai la porta agli sconosciuti: Controllate dallo spioncino e ricorrete alla catenella, se è proprio necessario aprire. Tecnici del gas o della luce, impiegati delle Poste o del Comune non si presentano a casa senza preavviso e non riscuotono bollette.
Non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento: Chiamate anche il 112, attivo 24 ore su 24! Ricordarsi che le forze dell’ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini!
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