Il 27 dicembre di quarantanni fa, moriva ad Andria don Franco Bonomo, benefattore e fondatore insieme a suo fratello – il prof. Vincenzo – dell’Opera Bonomo di Castel del Monte. Era il 1957 quando, grazie all’ammirevole dedizione dei due fratelli Bonomo verso le persone fragili e soprattutto verso i bambini orfani e abbandonati, sorse alle falde di Castel del Monte la grandiosa Opera Bonomo:
Nella struttura sono stati accolti negli anni centinaia di bambini provenienti da famiglie disagiate della regione Puglia e della vicina Basilicata. Nel 1978, nella speranza di garantirne il futuro, la gran parte del considerevole patrimonio immobiliare, fu donata alla Provincia di Bari, che ne fece un Centro di ricerca e sperimentazione in agricoltura. All’atto della donazione alla Provincia di Bari, (oggi l’intero complesso immobiliare è passato per competenza territoriale nella disponibilità della Provincia di Barletta-Andria-Trani) fu stralciata una parte dell’originario complesso, perché, ottenuto il riconoscimento giuridico con decreto n.829/86 della Regione Puglia, fosse possibile continuare la propria attività, sia pure in forma diversa dall’originaria, promuovendo iniziative culturali con specifico riferimento al territorio della regione. Oggi la Fondazione Bonomo, costituita nel 1984 ed eretta in ente morale nel 1986, ha per finalità la promozione culturale della collettività da perseguire ed attuare con iniziative formative nella sua sede di Castel del Monte, in territorio di Andria (BT). Recentemente, una registrazione sonora pubblicata nell’ambito dei podcast “In Real Life” (una produzione “One Podcast“), si parla anche di Maria e Rodolfo, quest’ultimo uno due dei tanti bambini accolti dallo “zio Franco” nell’Opera: il piccolo Rodolfo, oggi 60enne, all’epoca sofferente della Tetralogia di Fallot (una grave forma di cardiopatia congenita complessa), fu trasferito in Svizzera per un intervento chirurgico da don Franco Bonomo e salvato così da morte certa. Questa è solo una delle tante opere di misericodia verso gli umili che i Bonomo hanno dedicato negli anni con amore verso bambini bisognosi di aiuto e amore. Un’opera che riecheggia negli anni, nelle generazioni e che nelle ultime ore dell’anno corrente bussa alle porte delle nostre coscienze: le festività vanno celebrate all’insegna di un’autentica solidarietà e vicinanza verso il prossimo che deve necessariamente estendersi quotidianamente in ognuno di noi ogni giorno dell’anno. Grazie, don “zio Franco” Bonomo e grazie alla famiglia Bonomo per aver condiviso sui social questo importante ed emozionante documento. A tal proposito, riportiamo qui sotto l’interessante approfondimento audio diffuso su YouTube, da scoltare fino alla fine:
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