Non bastavano gli accoltellamenti avvenuti nei pressi o al’interno dei locali tipici della movida. Non bastavano gli investimenti e gli incidenti causati da automobilisti e/o da ciclisti dall’atteggiamento poco rispettoso nei confronti delle persone più anziane, no. Siamo andati oltre. Adesso ad essere colpiti non sono soltanto le persone vittime di vili aggressioni ma persino coloro che intervengono a tutela della vita altrui:
L’ultima dell’ormai lunga serie di tragedie si è consumata nella vicina Canosa, dove a morire è stato un uomo intervenuto per tutelare la vita di una sua amica. Il suo intervento gli è costato una lunga agonia e la vita stessa. Un vero e proprio eroe. Ma questo ennesimo episodio di violenza ingiustificata basterà a scuotere le coscienze di chi, almeno ogni settimana, consuma atti di bullismo, violenza e denigrazione tra i centri abitati e le periferie della nostra provincia? E’ mai possibile che, ancora nel 2021, in un territorio ricco di Storia, di Cultura, di patrimoni di inestimabili e molteplici valori, cittadini giovanissimi e meno giovani debbano essere costantemente presi di mira da una minoranza violenta e senza scrupoli? Cosa si sta verificando nella nostra terra? C’è qualcosa di sbagliato che si sta consumando ai danni della tenuta sociale delle nostre comunità? Molto probabilmente, la problematica non riguarda eslcusivamente il numero dell’organico relativo alle forze dell’ordine presenti nel nostro territorio, ma anche una questione sociale che interessa da tempo almeno una parte dei nostri concittadini:
Tempo fa, sull’argomento erano intervenuti anche gli psicologi che avevano parlato di un preoccupante aumento dei fenomeni di violenza ed intolleranza nel periodo post-lockdown. Tuttavia, dare la colpa soltanto ad isolamenti e restrizioni forzate – che comunque alla salute mentale pare non facciano fatto bene – appare riduttivo se non potenzialmente fuorviante. L’attacco fisico e verbale ad una donna, così come l’aggressione mortale ai danni di un uomo disarmato, fanno parte di atteggiamenti basati su mentalità al di fuori delle regole basi della convivenza civile che però, paradossalmente ed evidentemente, si basano su contesti risalenti a decenni or sono se non a situazioni arcaiche, quando taluni hanno forse inculcato ai propri familiari abitudini (ovviamente sbagliatissime) dedite alla sopraffazione del prossimo, alla concorrenza sfrenata e alla giustificazione (ovviamente, ingiustificabile!) della violenza. Il tutto si verifica in un contesto paradossalmente caratterizzato spesso da menzioni di valori religiosi che parlano di fratellanza e solidarietà. Ma dove sono questi valori quanto questi soggetti ragionano in poi nella maniera totalmente opposta? Frasi come “devi fregare il prossimo”, “tu hai sempre ragione e gli altri no”, “devi umiliare chi ti dice no” possono sembrare frasi fatta a casaccio da chi vuole sostenere un amico o un familiare, eppure, possono rivelarsi basi di atteggiamenti impulsivi e potenzialmente letali nei confronti del prossimo:
E’ scientificamente dimostrato, inoltre, che le aggressioni fisiche possano anche far parte di evidenti segni di mancanza di empatia, campanello d’allarme in ambico psicologico. Tutto il resto, evidentemente, fa parte di un degrado sociale che, purtroppo, parte dalle famiglie e si riversa ai danni di chi è cresciuto con sani valori a tutela della collettività. Nonostante questo, a pagare, purtroppo, sono spesso proprio coloro che andrebero tutelati. La politica non è responsabile direttamente degli atti di violenza, ma lo è quando parla di “Cultura”: non si può parlare di Cultura solo menzionando eventi musicali o esposizioni artistiche se dall’altra parte vi è ancora una fetta della popolazione disposta paurosamente a colpire la vita altrui in maniera grave. Occorre, a mio modesto parere, intervenire anzitutto con attività comunitarie, magari anche a basso costo ma concrete e durature nel tempo, per sensibilizzare costantemente la popolazione in maniera efficace e offrendo un’alternativa autentica:
pensiamo ai punti di incontro e di ascolto, alle attività extra-scolastiche, all’incremento di attività capaci di aumentare le capacità culturali e lavorative (pensiamo, ad esempio, agli orti sociali urbani) a qualsiasi tipo di attività pubblica capace di migliorare i rapporti tra i cittadini, scongiurando invece l’assurda promozione di un contesto concorrenziale. Concetti che possono sembrare estranei all’argomento inizialmente affrontato ma che, a mio parere, possono essere sinonimo di un vero rilancio culturale e sociale che potrebbe evitare almeno in parte l’insorgenza della violenza dilagante. Mentre la BAT piange l’ennesima morte di un suo gentile ed eroico figlio, non ci resta che chiedersi se tutti quei soggetti che ci tagliano la strada quando passeggiamo, che ci aggrediscono quotidianamente e che ci insultano non possano essere sottoposti ad un metodo di rieducazione propositivo, nell’auspicio che tutti quanti possano prendere esempio da chi si batte ancora oggi per contrastare il degrado sociale.
(Nick)
Riguardo il blog di VideoAndria.com, ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall’app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/andriabarlettatrani. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/VideoAndriaWebtv è possibile seguire tutte le news da Facebook. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. Ricordiamo, inoltre, che è possibile seguire tutti i nostri tweet all’indirizzo https://twitter.com/videoandria. Gli aggiornamenti di VideoAndria.com sono anche su linkedin.com/company/andrianews e su https://vk.com/andrianews.
- Segui VideoAndria.com:
- Su Facebook cliccando qui
- Su Telegram cliccando qui
- Su Whatsapp cliccando qui
- Su Twitter cliccando qui
- Su Instagram cliccando qui
Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall'app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/andriabarlettatrani. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando "MI PIACE" sulla Pagina https://www.facebook.com/videoandria.notizie/ è possibile seguire tutte le news da Facebook. E' possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. Ricordiamo, inoltre, che è possibile seguire tutti i nostri tweet all'indirizzo https://twitter.com/videoandria. Gli aggiornamenti di VideoAndria.com sono anche su linkedin.com/company/andrianews e su https://vk.com/andrianews.