“La carta di Andria” sottoscritta dai Sindaci a Cuneo: obiettivo nazionale valorizzare le ricchezze storiche e paesaggistiche italiane – video

“Cultura e Turismo sono leve di Bellezza. Lo sono ogni giorno di più, soprattutto per l’Italia, per la Puglia, che sta vivendo questo suo momento magico di attenzione da parte di tutto il mondo. Fare rete con i comuni del Bel Paese, grandi e piccoli, è ormai un imperativo: ci si sta sganciando dalle città blasonate del turismo e dell’arte e si stanno scoprendo tanti nuovi luoghi di Bellezza che sono sempre più attrattivi. Questo è tutto il percorso che stiamo facendo con gli Stati Generali della Bellezza, che lo scorso anno abbiamo avuto l’onore di organizzare ed ospitare ad Andria, in una edizione di successo. Quest’anno abbiamo passato il testimone a Cuneo, dove siamo stati di nuovo protagonisti con la Carta delle Città della Bellezza. Si chiama “la carta di Andria“, è stata sottoscritta da tanti sindaci di Comuni italiani nel nostro Castel del Monte, che ha affascinato tutti per la sua indiscussa bellezza e magnificenza” – ha osservato sui social il Sindaco di Andria. Attraverso un video pubblicato su Facebook, Giovanna Bruno ha poi aggiunto:

“Molti degli amministratori che l’anno scorso sono giunti da più Regioni italiane, non sapevano nemmeno dove si trovasse Andria. E invece proprio Andria, la nostra Città, è diventata capofila di questo percorso in costante crescita. Che cosa significa sottoscrivere la Carta di Andria per i comuni aderenti? Significa attuare delle costanti politiche sinergiche di promozione del territorio, che abbiano come obiettivo quello di valorizzare le ricchezze storiche e paesaggistiche italiane, oltre che quelle economiche, artistiche e culturali, puntando sulle differenze delle nostre Città. Significa creare condizioni di lavoro intorno al mondo del turismo culturale. Insomma, anche su questo…ci siamo e…alla grande. Ovviamente siamo solo all’inizio di un lungo percorso di cambio di mentalità ma…siamo contenti” – ha concluso sui social la Sindaca Bruno. Il video:

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