La morsa del caldo sta agendo in queste ore su tutta l’Italia. L’alta pressione africana si sta irrobustendo, aumentano le città da bollino rosso e il mondo del lavoro è in allarme, soprattutto per la salute degli operai. Diverse, infatti, sono le tipologie di lavoratori esposte a temperature ambientali elevate e quindi maggiormente a rischio, in particolare se viene svolta una attività fisica intensa all’aperto come in edilizia e in agricoltura.
L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Barletta-Andria-Trani ribadisce l’importanza di osservare il provvedimento regionale emanato nelle scorse ore dal presidente Michele Emiliano con il quale ha imposto lo stop al lavoro nei cantieri edili e nel settore florovivaistico in condizioni di esposizione prolungata al sole.
“Il settore dell’edilizia – spiega la presidente degli ingegneri della sesta provincia pugliese, Antonella Cascella – è fra i più esposti alle alte temperature. Pensiamo a tutti gli operatori a lavoro sui cantieri. Ma ci sono anche i lavoratori del comparto agricolo, portuale, marittimo e balneare. È strettamente necessario che le imprese adottino tutte le misure di prevenzione al fine di tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Oltre a rispettare la norma regionale che vieta il lavoro in edilizia in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12:30 alle ore 16, è necessario osservare alcune linee di indirizzo di prevenzione:
programmare i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli, preferendo l’orario mattutino e preserale; garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro, mettere a disposizione cappelli e abiti leggeri di colore chiaro e di tessuto traspirante e tutte le protezione individuali, prevedere pause durante il turno lavorativo in un luogo il più possibile fresco o comunque in aree ombreggiate e articolare i turni di lavoro considerando le esigenze dei lavoratori con malattie croniche.
“La cronaca degli ultimi giorni dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, come il caldo sia un moltiplicatore dei rischi” conclude Cascella. “Per prevenirli, però, è necessario che le imprese seguano gli interventi previsti dalla legge al fine di tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”.
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