BAT: cittadini indignati per un presunto caso di razzismo in un locale

Sta facendo molto discutere una segnalazione diffusa prima sui social e poi anche attraverso l’articolo di una fonte telematica online. La notizia riguarda un episodio di discriminazione e razzismo che si sarebbe verificato nei giorni scorsi a Trani:

Nel leggere il racconto, infatti, si apprende che un uomo di origini extracomunitarie – ben integrato anche grazie ad un lavoro da operaio e attualmente residente nel barese – si sarebbe visto negare un servizio di somministrazione alimentare in un locale situato nella zona di interesse storica e turistica della città cocapoluogo della sesta provincia pugliese. Stando alla ricostruzione diffusa sul web, l’uomo, nel corso di una pausa pranzo per i lavori di un cantiere situato proprio a Trani, dopo aver fatto il suo ingresso all’interno di un esercizio, si sarebbe visto anzitutto rifiutare la richiesta di un pasto a base di pollo e poi ricevere un chiaro messaggio discriminatorio dal contenuto razzista:

“I neri qua dentro non li voglio” – avrebbe esclamato la titolare dell’esercizio nei confronti della vittima della discriminazione. Tutto ciò si sarebbe verificato nonostante il tentativo di spiegazione dell’operaio di essere un potenziale cliente disposto a pagare. Anche davanti a questo pacifico tentativo di chiarimento, l’uomo si sarebbe comunque visto raggiungere da una posizione irremovibile della titolare dell’esercizio, causando persino perplessità in un’altra cliente. Affranto per la situazione, l’operaio ha poi deciso di tornare dai suoi colleghi che, vedendolo a mani vuote, hanno chiesto spiegazioni, facendosi raccontare quanto accaduto poco prima. Online, tra i cittadini tranesi e non solo vi è profonda indignazione ed amarezza per una situazione che andrebbe ulteriormente chiarita, anche per consentire alle istituzioni di poter arginare efficaciemente il fenomeno, tutelando invece gli imprenditori locali che si dimostrano solidali ed accoglienti nei confronti di chiunque, senza pregiudizi. Un boccone amaro che deve necessariamente far riflettere anche le altre città della Provincia BAT e tutte le altre comunità pugliesi. Ricordiamo che qualsiasi fenomeno di promozione del razzismo, oltre che moralmente condannabile, per lon Stato italiano è considerato illegale e perseguibile dalla Legge Severino del 1993.

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