“Tornato da Medjugorje, dove ho avuto la grazia di vivere un’esperienza davvero speciale, desidero condividerla con i lettori del suo giornale. Martedì 28 maggio, mentre il nostro gruppo di pellegrini triestini si apprestava a salire sul pullman per la salita del Podbrdo, sono stato avvicinato da due donne e due uomini che cercavano indicazioni per raggiungere la “Collina delle Apparizioni“. Li ho Invitati ad unirsi a noi, abbiamo intrapreso insieme la salita lungo il percorso, pregando e ascoltando le meditazioni di Don Lorenzo Vatti e di fra Anicet Seth Ngendandumwe del Burundi, a Trieste da tre anni, della Parrocchia Francesco d’Assisi di Trieste, coadiuvati dal fratello Antonio dell’Istituto (I.C.M.S.) “Istituto Servi del Cuore Immacolato di Maria” del Santuario Mariano di Montegrisa”. comincia così il racconto inviato da Trieste dal Cav. Porro – di origini andriesi – a VideoAndria.com. Al ritorno in albergo, un colpo di scena:
Salutandosi, i quattro ragazzi hanno confermato di essere anch’essi originari di Andria. Grazie alla sua segnalazione, apprendiamo che, dopo la presentazione, la signora, che con la sua famiglia gestisce un’attività nella zona dell’Altomare in Andria e che era giunta a Medjugorje in occasione del suo compleanno. “Suo marito Luciano e i suoi due figli, conoscendo il suo desiderio, le hanno offerto il pellegrinaggio come regalo, che per lei è stato il dono più bello, festeggiarlo in terra della Regina della Pace. Era evidente che questo incontro non fosse casuale, ma un segno provvidenziale della “Gospa“, la Madonna di Međugorje. Ho quindi invitato i miei nuovi amici-paesani a visitare con noi il “MAJCINO SELO”, il “Villaggio della Madre”, fondato da Padre SLAVKO Barbaric nel 1993, una struttura che accoglie ragazze madri, donne vittime di abusi e uomini con problemi di dipendenze, un rifugio sicuro e un percorso di recupero a persone in difficoltà, offrendo loro un’educazione completa basata sui valori cristiani. “Durante la visita, Fra Dragan Ružić, responsabile del Villaggio, ci ha illustrato le finalità del villaggio e successivamente abbiamo ascoltato le toccanti testimonianze di due ospiti che hanno trovato la forza di risalire grazie alla “CRISTOTERAPIA“, un percorso che unisce preghiera e lavoro. L’esperienza al Majcino Selo è stata davvero profonda e ci ha toccati nel cuore. Nel pomeriggio di giovedì 30 maggio, abbiamo partecipato alla Santa Messa del Corpus Domini officiata da Mons. Aldo Cavalli, visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Međugorje dal 27 novembre 2021, seguita da una solenne processione che ha visto la partecipazione di migliaia di fedeli provenienti da diverse nazioni europee ed extraeuropee:
Dal Libano e dall’Iraq. La processione è stata un’esperienza indimenticabile, resa ancora più speciale dall’incontro con i miei conterranei proprio in questo luogo benedetto dalla Madonna. A Medjugorje, la tradizione di celebrare il Corpus Domini nel giorno prescritto rimane viva, a differenza dell’Italia, dove la festività è stata spostata alla prima domenica successiva. Lo spostamento dal giovedì alla domenica successiva avvenne in Italia nel 1977, poiché la legge civile n. 54 del 5 marzo 1977 tolse valore civile alla festa del Corpus Domini e ad altre feste. Non posso non osservare come sia paradossale che in Italia, culla del cattolicesimo e sede del Vicario di Cristo, la giornata del Corpus Domini sia stata spostata, mentre nelle nuove nazioni nate dallo sgretolarsi della Jugoslavia e sottoposte per oltre 40 anni al regime comunista di Tito, si mantenga la tradizione cristiana della giornata originaria del Corpus Domini. “L’attuale regime delle festività religiose agli effetti civili, in un Paese di forte radicamento della religione cattolica, presenta incongruenze con la realtà di altri Paesi, aderenti o non aderenti all’Unione Europea, in cui la presenza della religione cattolica è minore o addirittura minoritaria”. Allego a questa lettera alcune foto che immortalano i momenti salienti del nostro pellegrinaggio, tra cui la foto di gruppo con i “Porro di Medjugorje” e quella dei negozi chiusi, in segno di rispetto, durante la processione del Corpus Domini. Concludo ringraziandola per l’attenzione e pregando affinché la Regina della Pace continui a vegliare su di noi, sulle nostre famiglie e sulla nostra amata Italia” – ha concluso il Cav. Porro, che ringraziamo per questa nuova importante testimonianza.
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