Recentemente, durante i lavori di pulizia della facciata laterale della chiesa di Sant’Agostino ad Andria, è emerso un frammento di pittura murale che rappresenta la testa di un vescovo, identificabile apparentemente proprio con il Santo al quale è intitolata l’antica struttura religiosa:
Questo ritrovamento non solo arricchisce il patrimonio artistico della chiesa, ma riaccende l’interesse per la sua storia millenaria, che affonda le radici nel XIII secolo, legata all’Ordine dei Cavalieri Teutonici. La chiesa, situata nel cuore del centro storico di Andria, fu voluta dal Gran Maestro dell’ordine teutonico, un segno tangibile dell’importanza che questa istituzione rivestiva all’epoca. Il portale maggiore dell’edificio è un capolavoro di arte gotica, caratterizzato da due leoni stilofori, simboli tipici dell’arte sveva in Italia. Sopra il portale, sette fasce decorate con motivi floreali creano un suggestivo vortice di pietra, mentre nella lunetta centrale si possono ammirare le sculture di San Remigio e San Leonardo, affiancati da Cristo Salvatore e due angeli in volo. Il complesso architettonico della chiesa non si limita alla sola struttura principale: include anche uno splendido chiostro – sino a poco tempo fa sede del mercato coperto, ora in fase di restauro con sotterranei annessi – e un convento che ospita la biblioteca comunale. La storia della chiesa è documentata fin dal 1120, quando papa Callisto II riconobbe ai Benedettini del Monastero di San Pietro in Vulture il privilegio di giurisdizione su diverse chiese, tra cui quella di Sant’Agostino, allora dedicata al Salvatore. Questo documento suggerisce che i Benedettini abbiano realizzato un monastero in Andria, intitolato anche a San Martino, seguendo la loro consuetudine. Un ulteriore elemento di fascino è rappresentato dalla possibile sepoltura di Hermann von Salza, quarto Gran Maestro dell’Ordine Teutonico, noto per la sua abilità diplomatica e per l’espansione dell’ordine nella regione della Prussia. La chiesa di Sant’Agostino, quindi, non è solo un luogo di culto, ma un vero e proprio scrigno di Storia, arte e cultura:
La recente scoperta del frammento affrescato sulla facciata laterale invita a riflettere su quanto possa essere significativo il legame tra l’arte e la storia di questo luogo. Quel misterioso affresco raffigura davvero Sant’Agostino? La risposta a questa domanda potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla vita e le tradizioni di una comunità che, nel corso dei secoli, ha visto passare sotto il suo tetto generazioni di fedeli e visitatori. La chiesa di Sant’Agostino ad Andria si conferma quindi un polo dell’inestimabile patrimonio storico-artistico-architettonico custodito da secoli tra le antiche mura del centro storico andriese. La sua storia, arricchita da scoperte come quella recente, continua a vivere e a raccontare le vicende di un passato che merita di essere conosciuto e valorizzato. (N.Ferrara). Ricordiamo che è inoltre possibile seguire tutte le notizie dedicate alla storia locale anche sulla Pagina Facebook.com/andriantica. Video (a cura di VideoAndria.com):
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