«Mentre l’Amministrazione Bruno arranca tra ambizioni personali e tentativi di propagandare opere inesistenti, il segretario del PD Addario si è permesso di dileggiare chi cerca, con i fatti, di fare opposizione per migliorare delle situazioni disdicevoli. È il caso delle bici elettriche abbandonate nel cortile dello IAT che, guarda caso, dopo il nostro comunicato e dopo oltre 3 mesi lasciate a cielo aperto, sono state coperte con un telo alla bell’e meglio. Quindi Addario farebbe bene a chiedere scusa lui a noi ed alla città visto che, fotografando una realtà immaginaria, si è anche permesso di dirci che non sappiamo leggere le carte ed inventiamo delle cose. Vorremmo chiedergli: è o non è un fatto che Andria sia la città più inquinata di Puglia, è o non è un fatto che Andria sia tra le città in Italia dove i cittadini pagano di più la Tari, è o non è un fatto che per sistemare una rampa della tangenziale ci avete messo 3 mesi e per rifare l’asfalto 5 anni, è o non è un fatto che sono 5 anni che dite che la piscina riaprirà entro fine anno» – dichiara in un comunicato il Dott. Sabino Napolitano (Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia Andria) che aggiunge:
«Rimanendo, invece, sulla questione delle bici abbandonate nel cortile dello IAT, Addario ci dice solo che si attende un parere di un altro Ente per l’avvio del servizio e nient’altro. Sapevamo benissimo, e lo abbiamo anche scritto, che il finanziamento è del GAL ma il Comune lo ha inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. E parliamo sempre di 45mila euro e sempre di fondi pubblici che sta gestendo il Comune di Andria. Addario non ci dice in cosa consisterà questo nuovo servizio né perché si è avuta la necessità di chiedere l’intervento di ben 4 professionisti per un servizio di bici a noleggio. Le nostre domande rimangono sempre attuali: qual è l’effettiva utilità di questo progetto? Chi ha verificato che non finisse nel dimenticatoio? Sarà mai attivato? Considerando che sono bici a pedalata assistita dotate di batteria, averle coperte così in modo grossolano (rischio umidità) non rischia di creare una disfunzione alle batterie, e renderle inutilizzabili ancor prima di attivarle? Perché le bici non sono state lasciate in un luogo coperto al chiuso in uno dei diversi depositi comunali? Sul bike sharing e sulla mobilità urbana poi è abbastanza ridicolo muovere critiche a Fratelli d’Italia oggi, anche perché se ci si accusa di un presunto progetto del passato purtroppo naufragato, si dovrebbe anche ricordare che il centro-destra ad Andria ha creato la zona pedonale di via Regina Margherita, Corso Cavour oltre alla Ztl nel Centro Storico. Piccole rivoluzioni positive di cui ancora oggi beneficia la città e che l’Amministrazione Bruno non sta sfruttando visto lo stato di abbandono proprio del Centro Storico.Addario, quindi, ci appare come l’ultimo dei Mohicani a difendere l’Amministrazione Bruno, solo che anziché dirigersi verso le grandi pianure americane come nel noto film, si dirige in solitaria nelle Murge con la sua bici a pedalata assistita verso delle belle masserie» – ha concluso il Coordinatore di FdI Andria.
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