Andria-Canosa: auto si schianta contro i new jersey della rotatoria per Montegrosso, tre feriti ricoverati al “Bonomo”

A distanza dell’ultimo incidente che ha coinvolto la rotatoria “temporanea” costruita per consentire l’accesso al “Borgo della Salute” di Montegrosso, lungo la strada provinciale che collega Andria e Canosa di Puglia si registra l’ennesimo sinistro, sempre all’altezza della stessa rotatoria:

Da fonti Rai, infatti, si apprende, che una Fiat Multipla con a bordo tre persone originarie di Bisceglie si è scontrata contro le barriere new jersey in cemento posti sulla rotatoria, realizzata per evitare che i viaggiatori diretti a Montegrosso siano costretti, diversamente, a effettuare un tragitto ben più lungo. Soccorsi, i tre feriti sono stati trasportati presso l’ospedale “Bonomo” di Andria per le dovute cure mediche. Soltanto il 18 settembre scorso si segnalava un altro incidente stradale. Tuttavia, tutelare la sicurezza è importante. E’ passato esattamente un anno da quando l’Associazione “Io Ci Sono!” di Andria scriveva a tutte le Autorità affinché la rotatoria per Montegrosso, sulla strada provinciale Andria-Canosa, venisse messa in sicurezza, dopo l’ennesimo incidente stradale. L’iniziativa del Presidente di “Io Ci Sono!”, Savino Montaruli, avveniva dopo il risultato ottenuto con la denuncia presentata alla Procura di Trani dalla quale partì la messa in sicurezza di un’altra strada provinciale, l’Andria-Trani ma a differenza dell’Andria-Trani, l’Andria-Canosa resta ancora teatro di continui incidenti stradali, anche gravi. Dopo il “blocco stradale” che vide per strada il Presidente della Provincia Barletta – Andria – Trani, il Parroco del luogo ed alcuni altri soggetti che, di fatto, fermarono i lavori di rimozione della rotatoria (azione che forse non sarebbe replicabile viste le recenti disposizioni del “Ddl Sicurezza”). Ovviamente arrabbiatissimo, il Presidente Montaruli ha dichiarato:

“Le nostre orecchie ne hanno ascoltate fin troppe di promesse al vento. Personaggi di tutti calibri, di tutte le stazze, di tutte le misure e di tutti i tipi sono venuti a Montegrosso a raccontare frottole ed ecco che la situazione, a distanza di tanto tempo, resta immutata mentre i frottolani sono da tutt’altra parte affaccendati in faccende proprie, ignorando che se dovesse scapparci il morto, nessuno si salverebbe”.

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