
“A volte mi chiedo cosa ci sto a fare qua, davanti ad una radio e ad una tazza di caffè fumante, all’una di notte, nella penombra appena rischiarata da una piccola lampada da tavolo, inseguendo quel minuscolo segnalino morse di un qualche om russo o americano … tanto qui siamo tutti OM, vero ?! Il filo conduttore è quella passione comune, al di la del tempo, dello spazio e delle nazioni, troppo spesso in conflitto… Ecco che ci sto a fare, con queste radio: a continuare quella passione, che faceva muovere persone e macchine e che ora, dopo cinquant’anni non sono più persone e macchine: Sono la Nostra storia”.(http://www.arivenezia.it/sample-page/our-history/)” – ricordano dalla sezione andriese dell’Ari di Andria che prosegue: L’Associazione Radiotecnica ltaliana – A.R.I. sorta il 1 gennaio 1927 dalla fusione dell’Associazione Dilettanti Radiotecnici Italiani e del Radio Club Nazionale Italiano, acquista la denominazione di Associazione Radioamatori Italiani – A.R.I. (art. 1 dello Statuto Sociale Nazionale). Guglielmo Marconi è stato Presidente Onorario dell’A.R.I. dalla sua fondazione fino al 1937, anno in cui è scomparso. Con D.P.R. 10/1/1958, n. 368, è eretta in Ente Morale. L’attuale Statuto Nazionale è approvato con D.P.R. 24/11/1977, n. 1105 ed il suo regolamento di attuazione è approvato dalla Assemblea Generale del 28 maggio 1988, con successive modificazioni. La vita dell’ ARI è regolata dal proprio Statuto, che ne fissa le attività e gli scopi nell’interesse dei Soci e di tutti i radioamatori italiani. In particolare:
a) pubblica mensilmente RadioRivista, Organo Ufficiale, su cui appaiono informazioni organizzative ed operative di interesse per i radioamatori, nonché articoli tecnici scritti dai radioamatori stessi, alcuni di carattere pratico e descrittivo, altri di livello culturale più elevata;
b) cura la spedizione delle QSL (le cartoline che confermano i collegamenti radio), direttamente o tramite le Sezioni A.R.I., per tutti i soci da e per (quasi) tutti i Paesi del mondo.
c)effettua numerosi servizi di assistenza, tutela i soci nei riguardi di Enti e Autorità e li rappresenta alle Conferenze internazionali, direttamente o tramite la I.A.R.U. (l’organismo del quale fanno parte le associazioni radioamatoriali di tutto il mondo, una per ogni Stato), difendendo le gamme radiantistiche dalla sempre incombente minaccia di invasione da parte di altri servizi radio.
Il progetto “La Radio nelle Scuole”, inserito in tale contesto, si qualifica in modo adeguato come risposta ad esigenze educative in linea con le politiche di formazione dell’Unione Europea: l’intento è quello di fornire alle scuole e ai docenti strumenti e metodi per affrontare i temi della multimedialità, delle nuove tecnologie digitali e della comunicazione mediata. Le iniziative programmate sviluppano temi suddetti in una dimensione, creativa, partecipativa, cooperativa, aperta all’Europa, anche con il coinvolgimento delle scuole italiane all’estero e volta a rafforzare legami di solidarietà internazionale fra studenti e docenti di paesi in via di sviluppo. Le azioni che vengono proposte intendono da un lato favorire l’orientamento dei giovani nei confronti della cultura scientifica e tecnologica e dall’altro sviluppare capacità di lettura critica di messaggi mediatici per poter efficacemente esercitare una cittadinanza attiva. La Radio nelle Scuole si propone di:
a) Sottolineare il valore che il rapporto tra i giovani e la radio assume ai fini educativi per un uso esperto e consapevole, critico e creativo delle tecnologie, dai media tradizionali a quelli più evoluti;
b) Capitalizzare un’esperienza formativa in ordine alla comunicazione e soprattutto alla conoscenza ed all’uso dei linguaggi della comunicazione;
c) Promuovere l’attenzione verso i processi della comunicazione in modo da contribuire ad formazione di un’idea di comunicazione mediata, non riconducibile ai fattori di consumo tecnologico con l’intento di promuovere la cultura della partecipazione attraverso esperienze di associazionismo per il volontariato;
d)Evidenziare la rilevanza dell’orientamento tecnico-scientifico dei giovani e delle valenze formative funzionali alla crescita culturale e professionale dei docenti;
e)Sviluppare la cittadinanza europea e la solidarietà internazionale.
“Il progetto la “LA RADIO NELLE SCUOLE” è stato avviato dalla Convenzione stipulata tra MIUR – Area Sistemi Informativi (Ministero della Pubblica Istruzione ) e ARI (Associazione Radioamatori Italiani) il 15 Febbraio 2006 per dare attuazione a tutte le azioni programmate e ai singoli progetti . I radioamatori collaborano su base volontaria tramite i rispettivi raggruppamenti di zona con le scuole di ogni ordine e grado. La partecipazione delle scuole avviene, senza oneri per l’Istituzione scolastica, tramite le procedure, predisposte sull’apposito portale web, di registrazione e condivisione delle attività (https://sites.google.com/view/la-radio-nelle-scuole-4-0-ari/la-radio-nelle-scuole-4-
Con la formazione della Consulta Nazionale del Volontariato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’A.R.I ne è divenutaparte integrante. Ad Andria, il 1 gennaio 1990, si costituì la Sezione dell’ A.R.I.. I Radioamatori da sempre, oltre alle attività specifiche, si sono occupati di garantire le Radiocomunicazioni alternative in Emergenza. Tale attività è stata da sempre riconosciuta dal Ministero dell’Interno in occasione dei vari terremoti e calamità che hanno colpito il territorio Italiano, Terremoti del Belice, del Friuli, della Sicilia Orientale, Irpinia, Abruzzo, Centro Italia ecc. Le attività di radiocollegamenti dall’A.R.I. sono state effettuate prima ancora che in Italia fosse organizzata la Protezione Civile. La Sezione di Andria da sempre operato e collaborato con le istituzioni locali e nazionali. Per dovere di informazione, a scapito di equivoci, si precisa che l’Associazione Radioamatori Italiani (A.R.I.) Sez. di Andria non deve confondersi con altre associazioni al momento presente sul territorio ma che nulla ha a che fare con l’unica Associazione riconosciuta in Italia. Il primo numero dell’Organo ufficiale dell’ A.R.I., fondato nel 1923, alla ripresa delle pubblicazioni dopo la sospensione del 1943“ – concludono dall’Ari di Andria.
#andria #storia #radio #radioamatori #ari
- Segui VideoAndria.com:
- Su Facebook cliccando qui
- Su Telegram cliccando qui
- Su Whatsapp cliccando qui
- Su Twitter cliccando qui
- Su Instagram cliccando qui
Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall'app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/andriabarlettatrani. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando "MI PIACE" sulla Pagina https://www.facebook.com/videoandria.notizie/ è possibile seguire tutte le news da Facebook. E' possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. Ricordiamo, inoltre, che è possibile seguire tutti i nostri tweet all'indirizzo https://twitter.com/videoandria. Gli aggiornamenti di VideoAndria.com sono anche su linkedin.com/company/andrianews e su https://vk.com/andrianews.