Ad Andria un Capodanno di ordinaria follia tra bombe carta e gravi danneggiamenti. Prosegue l’autolesionismo di soggetti che invece di difendere la propria comunità la danneggiano gravemente

Un contesto difficile e a tratti persino assurdo quello riscontrato tra le ultime ore del 2024 e le prime ore del 2025 dove Andria è tristemente nota, ancora una volta, per fatti di cronaca:

Tutto cambia affinché nulla cambi. Ancora una volta, la città vittima dell’irresponsabilità di alcuni nostri concittadini, ai danni di tutti gli altri:

Si parla di gravi ferimenti ma anche di danneggiamenti ad abitazioni altrettanto gravi tra gli episodi che hanno visto l’uso illegale di strumenti usati esclusivamente per causare quantomeno gravi forme di inquinamento acustico se non, in alcuni casi, persino l’evacuazione di stabili ed il ferimento di persone giovanissime. Un contesto simile a quello di altre città italiane ma più grave sotto alcuni aspetti se si pensa che anche quest’anno il nome della città di Castel del Monte è finito ancora una volta sui titoli di notiziari nazionali, nonostante le attività di contrasto e sensibilizzazione delle istituzioni locali. Gli episodi più gravi sono solo alcuni dei numerosi accaduti in città:

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Numerosi gli episodi di danneggiamento causati da vere e proprie “bombe”:

Oltre al grave episodio di ferimento e al danneggiamento di una palazzina, sempre ad Andria, infatti, si registra anche la rottura di vetri, il danneggiamento di veicoli in sosta nel centro cittadino e l’incendio di un albero nel quartiere Europa. Questo, senza considerare poi le parolacce che giovanissimi branchi di sfacciati hanno indirizzato durante la movida del 31 dicembre all’indirizzo di tutti quei pedoni che hanno protestato davanti alla frequente e molesta esplosione dei petardi tra le vie del passeggi. Quelli segnalati nella notte, poi non erano solo petardi convenzionali usati in maniera irresponsabile ma anche di vere e proprie “bombe” artigianali che avrebbero potuto causare conseguenze ben più gravi. Come più volte riportato anche dal nostro concittadino ecologista Nicola Montepulciano, l’esplosione di questi ordigni può causare la morte di animali, oltre a comportare disagi le persone più deboli (bambini, anziani e/o malati e persone affette da autismo) e ad una considerevole forma di inquinamento atmosferico e ambientale, sia per le numerose sostanze nocive immesse nell’aria che per i residui abbandonati sulle nostre strade. Ci domandiamo:

Le lacrime di coccodrillo di chi si lamenta e poi danneggia la propria città:

Ma i responsabili che commettono queste azioni, sperano così in un futuro migliore? Si rendono conto, oltre che dei danni fisici, anche del potenziale danno di immagine che causano ogni anno alla nostra città? Inoltre, ci domandiamo se tra gli autori di queste vergognose iniziative illegali vi siano anche coloro che poi si lamentano dell’inquinamento e dello stato di salute dei propri cari. Il tutto è avvenuto nelle stesse ore in cui un povero cane, impaurito dai “botti”, è fuggito dai proprietari: fortunatamente, l’animale è poi tornato a casa ma ci chiediamo quante altre creature indifese – tra animali domestici e selvatici – siano state interessate dalle stesse forme di disagio. Forse, non tutti gli animali sono stati fortunati come il cane in questione. Ma sembra che agli autori di questi episodi, l’idea di poter celebrare il nuovo anno come un periodo di rinascita e rinnovamento delle proprie coscienze sia ancora del tutto utopico e probabilmente nemmeno auspicato. Ebbene, viste le numerose forme di disagio, ci sentiamo di fare gli auguri esclusivamente a tutti coloro, andriesi e non, che amando la nostra città, hanno evitato di creare danni alla comunità e al territorio intero. Se la città di Andria è indietro sotto alcuni settori, purtroppo, è proprio a causa di chi infanga il suo nome attraverso azioni irresponsabili.

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