“A me, andriese già immunizzato naturalmente, volevano farmi altre due dosi. Ho chiamato le forze dell’ordine” – il racconto di Montaruli

“La delicatezza del tema, anche alla luce delle recentissime prese di posizione su alcuni vaccini da parte del mondo scientifico, impone cautela e contenimento nelle esternazioni, ma quanto accade non va taciuto”. Con queste parole e con la sua nota precisione e sensibilità, il Presidente dell’Associazione di Volontariato “Io Ci Sono!”, Savino Montaruli, racconta un’altra vicenda legata alla Sanità pugliese e questa volta trattasi della somministrazione del vaccino anti-Covid:

Una disavventura che il Presidente racconta dopo l’esperienza presso l’Hub vaccinale ubicato nella città di Trani, il giorno giovedì 10 giugno 2021. Montaruli si presenta al centro vaccinale per ricevere la monodose di vaccino, essendo stato paziente Covid. Un esame di Laboratorio del 7 giugno 2021 che indica la presenza di Anticorpi ANTI Sars CoV2 (Covid19) IgG pari a >250. In pratica, come confermato sia dal medico di famiglia che dal pneumologo specialista che lo ha visitato il giorno prima trovandolo in condizioni di salute eccellenti e senza alcuna conseguenza nonostante il Covid lo abbia colpito a novembre scorso in modo violento, come se avesse già ricevuto una prima dose di vaccino.
Poiché sul sistema GIAVA COVID-19 della Regione Puglia risultava addirittura che il paziente Montaruli Savino non abbia mai avuto il Covid (ASSURDO!) all’Hub vaccinale di Trani l’infermiera professionale che ha tenuto, prima, l’anamnesi iniziale ed il dirigente medico con il quale il presidente ha, successivamente, interagito e dialogato, affermavano che il paziente dovesse ricevere due dosi di vaccino invece di una sola dose, per il sol fatto che non risultava paziente Covid nel sistema informatico della Regione. Neppure di fronte alla presentazione della certificazione originale, rilasciata, dalla stessa Asl BT, con la quale si dichiarava che Montaruli in data 5 novembre 2020 era risultato positivo al Covid-19, con relativa disposizione di quarantena, all’Hub non volevano prenderne atto, insistendo sulle due dosi di vaccino ed addirittura mettendo in dubbio la veridicità di tale documentazione (DUE VOLTE ASSURDO!). A quel punto, poiché accettare di fare le due dosi NON NECESSARIE E MAI PRESCRITTE DAI MEDICI che ne hanno chiesta una sola, avrebbe significato non solo quasi disconoscere di aver avuto il Covid, e che il “moribondo” fosse un’altra persona, ma anche che l’eventuale rinuncia alla seconda dose sarebbe risultata una rinuncia volontaria da parte di Montaruli e questo il Presidente non lo avrebbe mai consentito:

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Peraltro, avendo già prodotto una così massiccia dose di anticorpi naturali, eccedere nelle dosi di vaccino, con anticorpi artificiali, qual è quello che si sta somministrando, avrebbe potuto inficiare gli effetti molto più positivi degli anticorpi che il fisico forte e ben mantenuto del Presidente Montaruli ha avuto la capacità di produrre autonomamente. Una brutta storia che è sfociata anche in un rapporto delle Forze dell’Ordine intervenute presso l’Hub, chiamate dallo stesso Montaruli affinché fosse riconosciuta la validità della certificazione Asl, con la conseguente certificazione che avrebbe dovuto ricevere una sola dose di vaccino e non due. Peraltro l’accettazione della doppia dose ma con la rinuncia alla seconda da parte di Montaruli avrebbe significato comunque non riuscire ad ottenere il Green Pass (del quale al Montaruli in verità non gliene frega granché) ma anche una rinuncia “volontaria” che il Presidente non avrebbe mai voluto risultasse in quanto avrebbe significato falsare la reale situazione e disconoscere la malattia da Covid dello stesso, avallando un sistema informatico regionale che, evidentemente, fa acqua ed anche in questo caso sarebbe opportuno accertarne le responsabilità. Al termine della triste ed incresciosa vicenda resta una domanda:

“perché non sottoporre i pazienti già Covid ad un esame sierologico preventivo per verificare la quantità di anticorpi naturali già presenti nell’organismo quindi giungere anche alla conclusione che tali pazienti non abbiano alcun bisogno di vaccino qualora abbiano, come il Montaruli, già un’abbondante dose di anticorpi naturali “forti?” Perché rischiare che un prodotto artificiale possa addirittura compromettere quegli anticorpi buoni? Certo è che questa corsa ai vaccini, in questo contesto così disorientante, sembra più la corsa alla Green Card da Matrimonio che quella ad un’immunizzazione che sia certa, duratura, sicura e soprattutto consapevole. Del Matrimonio forse v’è certezza ma di tutto il resto, a questo punto, proprio ancora NO.

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