Sono passati giorni dal discusso evento svoltosi a Firenze e promosso da Matteo Salvini contro la Riforma Costituzionale voluta da Renzi. Presenti all’evento non solo esponenti della Lega Nord e del Movimento “Noi Con Salvini”, ma anche rappresentanti politici di Forza Italia e persino filosofi come Paolo Becchi, un tempo sostenitore del M5S e oggi convinto sostenitore dell’uscita dell’Italia dall’euro e dall’Europa.
In questo contesto ha partecipato anche il Sindaco di Andria. Oggetto della discussione ad Andria è stata proprio la partecipazione del primo cittadino andriese Nicola Giorgino, il quale è salito sul palco assieme ad altre decine di rappresentanti istituzionali (tra cui anche il Sindaco di Foggia, sempre appartenente al gruppo politico di Forza Italia) esprimendo tutta la sua contrarietà alla Riforma Costituzionale, sostenendo il “No” al referendum del prossimo 4 dicembre. Ad Andria i gruppi di opposizione di centrosinistra hanno subito attaccato Giorgino con un comunicato, e gli attacchi sono proseguiti sul web, spesso allegando alcuni fotogrammi e qualche secondi del filmato dove era presente l’intervento di Giorgino, ma pochi hanno diffuso l’intervento integrale commentando nel merito gli argomenti affrontati a firenze: autonomia locale, immigrazione, uscita dall’euro. In questo articolo, diversamente da altri, abbiamo deciso di postare il video integrale dell’intervento del Sindaco di Andria a Firenze, per offrire ai cittadini una prospettiva libera da condizionamenti in modo tale che ognuno possa fare liberamente le dovute valutazioni ed esprimere eventuali commenti sul caso. Il video lo trovate qui sotto:
“Questa è una riforma pasticciata ed è una semplice revisione che non modernizza il nostro paese e penalizza le autonomie locali. Io sono Sindaco di una città, della quarta città di Puglia che purtroppo deve affrontare tante problematiche ma nell’autonomia dei nostri enti locali riusciamo a far fronte alle esigenze dei cittadini perché riusciamo ad intercettare le problematiche dei cittadini. Questa riforma invece ci comprime, ci toglie di autonomia, è solo una riforma di facciata che non serve a modificare il nostro paese e a rilanciare la nostra economia” – ha ribadito Giorgino nel corso del suo breve intervento sul palco.
“Siamo stufi come sindaci di essere gli esattori di Renzi” – ha invece precisato il sindaco di Foggia – “Noi vogliamo essere protagonisti dei nostri cittadini. Dobbiamo dire no all’arroganza di Renzi. Dobbiamo dire no a chi pensa di illudere la gente. Se gli immigrati sbarcano in Sicilia vengono a raccogliere i pomodori. E avere 1500 persone immigrati accampati più mille profughi in una baraccopoli vicino è una cosa indegna, perché diventa un degrado sociale e questo degrado noi sindaci non lo possiamo più sopportare. Questa non è accoglienza. Dobbiamo mandare a casa Renzi e l’arroganza del centrosinistra, viva l’unità del centrodestra” – ha concluso il primo cittadino foggiano.
“Che senso ha pagare un tributo di sangue a centinaia di chilometri di qui quando in casa nostra non siamo in grado di difendere la nostra terra, quando consentiamo a migliaia di persone che non sappiamo chi sono di entrare in Italia senza alcun tipo di controllo. Quando tutti sanno benissimo che la tratta dei migranti è gestita dalla criminalità quando non dal fondamentalismo islamico, svegliati Alfano!” – commenta la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel corso del suo intervento sul palco.
“Domani e oggi stesso scriveranno che questa piazza era piena di razzisti e di xenofobi” – denuncia il filosofo Paolo Becchi – “Lo hanno anche detto di Trump. Abbiamo visto che la sua è stata una vittoria. Quindi non ha alcun senso trasformare questa manifestazione dandole un altro significato. Il significato che vogliamo dare a questa manifestazione è quella di un chiaro No al Referendum al voto del 4 di dicembre” – precisa Paolo Becchi.
“Il vero quesito è che se noi diciamo Si, diciamo Si all’Unione Europea che per la prima volta viene introdotta direttamente nella nostra costituzione e noi non lo vogliamo. Noi vogliamo dire no all’euro, a questa moneta che ci sta disintegrando come popoli europei e no all’Unione Europea. Diciamo no al Referendum per dire altrettanto no a questa unione Europea. Dicono che l’America sarà nel mirino dell’Unione Europea. Sarà l’Unione Europea anche nel nostro mirino, come in Francia, così in Germania e così prossimamente anche in Italia” – ha concluso il noto filosofo.
“Ma quanto abbiamo goduto” – commenta Salvini sul palco in merito all’inaspettata vittoria di Donald Trump alle Presidenziali USA – “ma quanto erano da funerale le facce dei giornalisti della Rai, di Mediaset o di Sky che avevano lo spumante pronto perché “aveva vinto quella bella finanziata dall’Arabia Saudita, dalle banche d’affari, da un filantropo come George Soros”, per cui questa è una piazza di luridi populisti e oibò ha vinto quell’altro. Io aldilà di tutto dico grazie ai cittadini americani per la lezione di democrazia“.
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