Aumento delle rette delle Rsa, in Puglia tensioni tra le famiglie in difficoltà economiche per l’attesa della sentenza

«La Puglia con il fiato sospeso in attesa della sentenza del Consiglio di Stato al quale la Regione si è appellata dopo le sentenze del TAR che hanno confortato l’azione intrapresa dai parenti degli ospiti delle R.S.A. i quali, da oltre due anni, stanno protestando contro l’aumento sconsiderato della quota di compartecipazione per l’ospitalità di persone fragili, anziani, ammalati e disabili nelle Residenze Sanitarie Assistenziali della Regione. Una delegazione di parenti, guidata dai responsabili dell’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!” e del “Gruppo Operativo RSA Santa Maria Don Uva” di Foggia, ha partecipato al Presidio in Piazza Quercia, a Roma, ed alcuni hanno anche potuto assistere all’udienza all’interno di Palazzo Spada». Al termine dell’udienza, mentre i parenti degli ospiti delle RSA si intrattenevano con l’avvocato Giacomo Sbobba che sta difendendo la causa, è stato l’Attivista Savino Montaruli, a dichiarare:

«Se il provvedimento del Consiglio di Stato dovesse riconoscere le nostre giuste ragioni contro questa vessazione inattesa ed assunta unilateralmente dalla Regione Puglia, credo che l’intero sistema sanitario pugliese dovrà prendere atto dell’inadeguatezza di quell’aumento che sta creando enormi difficoltà alle famiglie di coloro che percepiscono addirittura pensioni minime con le quali non possono assolutamente sostenere gli aumentati costi previsti e deliberati dalla Regione. Da parte nostra non abbiamo fatto un solo passo indietro ed essere arrivati persino a Roma, restando vicini ai legali che stanno seguendo questo percorso tanto delicato, ci ha consentito di non perdere la fiducia. Siamo in attesa della pronuncia del C.d.S. perché quel provvedimento sarebbe rivoluzionario per migliaia di famiglie e renderebbe giustizia a quanti non si rassegnano a dover penalizzare ulteriormente queste persone fragili che soffrono e che non possono che essere assistite in queste strutture sanitarie. Con il Gruppo Don Uva di Foggia continueremo a credere in questa battaglia di civiltà perché se dovesse arrivare l’esito auspicato e sperato sarà una vittoria storica di giustizia e di legalità».