Andria: un altro principio d’incendio in viale Ausonia a pochi metri dalle abitazioni

Ancora fiamme tra la vegetazione di viale Ausonia (nella zona del quartiere San Valentino di Andria): la segnalazione risale allo scorso venerdì, quando le fiamme sono state prontalmente spente, evitando il peggio. Come i lettori ricorderanno, l’episodio è successivo ad una serie di altri episodi simili avvenuti nello stesso periodo, lasciando presupporre che le fiamme si siano sviluppate per volere di qualche soggetto intenzionato a dar fuoco a sterpaglie e/o rifiuti, attività illegale oltre che pericolosissima per la sicurezza (vista la presenza di abitazioni in prossimità del fenomeno), oltre che evidentemente nociva per la salute del territorio. A tal proposito, ricordiamo quanto riportato nell’articolo 424 del Codice Penale che recita:

“Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nell’articolo 423-bis, al solo scopo di danneggiare la cosa altrui, appicca il fuoco a una cosa propria o altrui è punito, se dal fatto sorge il pericolo di un incendio, con la reclusione da sei mesi a due anni. (172) Se segue l’incendio, si applicano le disposizioni dell’articolo 423, ma la pena e’ ridotta da un terzo alla meta’. (172) Se al fuoco appiccato a boschi, selve e foreste, ovvero vivai forestali destinati al rimboschimento, segue incendio, si applicano le pene previste dall’articolo 423-bis”. Purtroppo, qualcuno, forse nemmeno ricordandosi di quanto accaduto nel tarantino (dove una nostra concittadina è deceduta per le gravi lesioni riportate a seguito di un incendio che il presunto responsabile avrebbe appiccato intenzionalmente per distruggere alcune sterpaglie) non ha forse ben compreso della gravità di queste attività, qui come in altre zone del territorio (dove i residenti continuano a segnalare l’avvistamento di fumi, oltre che di cattivi odori).

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