Venerdì 23 marzo 2012. Abbiamo accettato volentieri l’invito di Nicola Scialandrone a visitare la sua casa di Via Calderini. Siamo in cinque: il prof. Riccardo Suriano, con Michele De Lucia, Nicola Di Bari, Nicola e Francesco Ferrara. E’ la prima volta in assoluto che la nostra squadra di curiosi, armati di macchine fotografiche e video, si sposta nel borgo di San Nicola. Borgo antichissimo e popolare, che, tutt’oggi, conserva le caratteristiche che lo fanno assomigliare a una kasba araba: stradine strette e tortuose, vicoletti angusti e ciechi, dove il sole fa fatica ad arrivare. In giro si respira un’atmosfera d’altri tempi. I pedoni sono di gran lunga più numerosi delle auto, che affollano il resto della città. Qui nel borgo di San Nicola, la quiete e il silenzio, merce rara, sono di casa. Un fanno fa, attraverso la stampa, lanciammo l’idea dell’albergo diffuso. Un modo nuovo, inedito e diverso di concepire il nostro centro storico: recupero delle antiche abitazioni e loro trasformazione in ambienti graziosi, adatti ad ospitare visitatori e turisti disposti a trascorrere qualche giornata in Andria a costi contenuti e vantaggiosi. Una soluzione già avviata in Umbria e nelle Marc con risultati molto positivi. La casa che visitiamo è posta circa a tre metri e mezzo di profondità rispetto all’attuale piano stradale. Si accede dopo aver percorso un’agevole rampa di gradini in pietra. VIDEO:
Anni addietro, ci dice Nicola Scialandrone, era ancora adibita a ricovero per animali. Una stalla, nel gergo comune, abbandonata da parecchi anni, ridotta in uno stato pietoso e fatiscente. Lo dimostra una serie di fotografie a colori scattate prima dei lavori di recupero. Nicola Scialandrone l’acquistò a poco prezzo. Poi decise di restaurarla. La sua idea era quella di trasformarla stalla in un vero e proprio gioiello. Ha liberato gli ambienti dalla montagna di rifiuti. Ha ripulito le pareti fino a fari riemergere il bianco del tufo e della pietra d’una volta. Ha dotato i locali di energia elettrica. Ha persino allestito un maxischermo mobile trasformando una saletta in un grazioso e piacevole spazio di proiezione. Ha adornato le pareti di antichi attrezzi agricoli che fanno bella mostra di se. Ha sistemato alcune prese d’aria per il ricambio continuo d’aria. Il lavori di restauro non sono ancora finiti, ma già oggi l’abitacolo stupisce i visitatori come noi. Quello che abbiamo visto e che coi vedete in queste immagini girate in Via Calderisi, sono davvero la dimostrazione di come si possano trasformare, oggi, gli antichi edifici del nostro centro storico in ambienti moderni, piacevoli e accoglienti, capaci di ospitare i visitatori di passaggio. Dalla stalla alle stelle.
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